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I racconti della Panza

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E’ Sabato 3 Febbraio, il grande giorno! Stiamo per partire alla volta di Firenze per partecipare a Taste 17 (Edizione 2024).

Dopo una buona colazione alla Caffetteria Granier a Roma, ci dirigiamo alla stazione Termini dove ci aspetta il Freccia Rossa che ci porterà nella città di Dante e noi, felicissimi prendiamo subito posto nella prima carrozza in area Business Relax e poi, sistemati velocemente i bagagli, ci dedichiamo alla visione di una bella serie TV (“Berlino” per chi volesse sapere cosa mi piace guardare).

Di li a poco ci vengono servite delle bibite fresche e ci viene data una piccola Box Trenitalia con dentro biscotti e una salviettina per pulire le mani, che ci fanno sentire un tantinello coccolati. Ho scelto il treno in quanto l’albergo a Firenze è in centro ed è praticamente impossibile arrivarci in macchina visto le restrizioni della ZTL.

Il viaggio è veloce e comodo per cui senza neanche accorgercene una suadente voce femminile ci avvisa che stiamo arrivando alla Stazione di Santa Maria Novella. Ci armiamo di tutto punto e puntiamo dritto verso il nostro albergo, il simpaticissimo Hotel Caravaggio posto in maniera strategica a pochi passi dalla Fortezza del Basso, sede della manifestazione Taste 2024.

E’ ancora presto quando arriviamo, abbiamo un pò di fame per cui ci incamminiamo per le vie del centro alla ricerca di un posticino dove mangiare velocemente qualcosa. Decidiamo per entrare da “Cacio e Pepe” una trattoria fiorentina dove assaggiamo un buon antipasto toscano di salumi e crostini ed un’ottima pizza capricciosa.

Due passi in giro per lo shopping e poi dritti alla meta, la Fortezza di San Giovanni Battista conosciuta anche come Fortezza da Basso, la monumentale fortificazione che è teatro, ogni anno, di numerosi convegni, concerti e iniziative nazionali e internazionali, oltre a essere sede dell’Opificio delle Pietre Dure.

L’avvicinamento a questa opera maestosa è fantastico, si sente di attraversare veramente un pezzo di storia man mano che si arriva e si passa attraverso gli archi in pietra di Porta Faenza che si aprono sulla corte interna dove avviene il controllo elettronico dei biglietti. In un attimo siamo dentro al Padiglione Cavaniglia il Padiglione delle dolcezze visto che qui dentro sono concentrati tutti gli espositori che hanno a che fare con il mondo dei dolciumi e dei liquori.

Sarebbe praticamente impossibile citare tutti gli espositori di questa zona, quello che mi ha impressionato di più per la qualità dei prodotti ed il modo di raccontare il proprio Business Core è stato sicuramente lo stand di A.Giordano Cioccolato di Torino dove una simpaticissima signora ci ha raccontato della storia dei Gianduiotti e della Giacometta la cui particolarità è legata alla lavorazione artigianale e all’aggiunta di nocciole delle Langhe piemontesi tritate che esaltano il sapore e regalano una corposità maggiore all’impasto. Una vera e propria scoperta culturale e di gusto visto che abbiamo avuto modo di assaporare questo eccezionale cioccolatino piemontese.

Dopo il rapido giro in questo enorme Padiglione ci rechiamo subito nel Padiglione Centrale ancora più maestoso del primo ed incentrato sull’esposizione dei tantissimo prodotti enogastronomici che il nostro Bel Paese ci mette a disposizione.

Fare un sunto di tutto quello che ho avuto modo di vedere è praticamente impossibile, mi limiterò a dirvi che le cose che mi hanno più colpito sono stati i fantastici prodotti a base di tartufo della Savini Tartufi, azienda toscana il cui motto è “Tartufi tutto l’anno” e che, proprio rifacendosi a questo credo, hanno realizzato tutta una serie di prodotti e sfizioserie al tartufo che abbracciano dall’antipasto (grissini e snack), alle patatine (davvero fantastiche!) al mitico tonno del Chianti (a base di carne suina e tartufi) fino ai cioccolatini a base di questo straordinario tubero.

Gli stand e le storie da guardare, ascoltare e , soprattutto, “assaggiare” sono tantissime così come i prodotti che ci sfilano d’avanti con i loro packaging stupendi e i loro colori variopinti. Assaggiare la migliore crema di pistacchio ascoltando la storia di come viene prodotta o gustare una bella birra artigianale fresca rappresentano un viaggio sensoriale senza precedenti che prende gola e cuore e ti rende partecipe di un evento veramente grandioso che mette il “gusto” al centro del tuo viaggio.

C’è l’opportunità di seguire anche dibattiti e testimonianze sul mondo del buon cibo nelle grandi sale del Taste così come è d’obbligo assistere alle preparazioni dei grandi cuochi che, sotto gli occhi dei visitatori sanno amalgamare con maestria gli ingredienti migliori per renderli poesia pura infusa in un piatto. 

Alla fine di questa emozionante giornata alla ricerca dei gusti perduti decidiamo di sentirci un pò vicino casa e, dopo essere passati a rinfrescarci in albergo, puntiamo dritti verso “O’ Vicariello” trattoria tipica  napoletana dove è possibile assaggiare le vere specialità partenopee. 

Già l’entrata è tutto un programma, con i deliziosi tavoli in legno e una straordinaria ambientazione dove a prevalere è il colore azzurro della squadra di Maradona la cui immagine, dipinta sulle pareti del locale insieme a quelle dei grandi Totò’, Troisi, Pino Daniele e Nino D’Angelo vi farà compagnia durante il pasto.

Ci sediamo, ordiniamo e, dopo un antipasto obbligatoriamente a base di fritti napoletani (zeppole, croccherà e una fantastica frittata di pasta fatta in casa), io decido di prendere una genovese e mia moglie il classico dei classici: Pasta e patate con la provola!

Il banco di prova (visto che io e mia moglie siamo dei buongustai e lei ha anche origini napoletane) è arduo ma i sapori della tradizione non mentono mai per cui il piatto di genovese sembra letteralmente parlare, con il suo profumo ed i suoi colori intensi riflessi dalla pentolina in cui mi viene servita; il sapore è una vera esplosione di gusto con la dolcezza della cipolla delicatamente contrastata dalla consistenza della tenerissima carne sfilacciata che si mischia con gli ziti rigorosamente tagliati a mano e che esplodono letteralmente in bocca e ti rendono FELICE.

La pasta e patate è pura poesia, con la cremosità delle patate accarezzate dal gusto fumoso della provola, due sapori che sanno sposarsi in maniera sublime e riescono a solleticare le papille gustative e riempirti il cuore e l’anima della gioia tipica che puoi ritrovare negli allegri e pittoreschi vicoli del centro di Napoli.

Mangiare qui è un’esperienza, un viaggio tra i sapori di una terra, la Campania, che storicamente ha sempre saputo regalare ricette straordinarie che sono alla base della cucina tradizionale italiana, e  che ci hanno fatto conoscere in tutto il mondo. Per finire questa splendida giornata non possiamo non prendere un babà ed un pezzo di pastiera che concludono alla grande la nostra capatina al bellisimo “Vicariello”…andiamo via ma è solo un arrivederci perché torneremo sicuramente a gustare altre specialità della città di Pulcinella!

Finisce qui il nostra DAY 2 del Dream Weekend ma c’è ancora qualche sorpresa ad attenderci…

Ristorante O’ VICARIELL
Via Nazionale, 112R,
50123 Firenze (FI)
055 70 99 227