Ricordo perfettamente, avrò avuto 6 anni e io e mia mamma, prima di andare a scuola, facevamo tappa fissa presso la bottega del mitico salumiere Amedeo, una specie di istituzione per gli abitanti di Portasalza, rione celeberrimo del centro storico della mia amata Potenza, per comprare il panino con il salamino milanese che avrebbe reso ancora più allegri i 10 minuti della ricreazione che ci veniva concessa a metà mattinata. Nella mia mente sono impressi “ad imperitura memoria” i profumi ed i colori di quei salumi che il brizzolato e paffuto pizzicagnolo di quartiere tirava fuori dal banco e che il lento imperversare della lama dell’affettatrice tagliava e faceva ricadere sulle scrocchianti rosette o i panini all’olio, preparati con cura meticolosa sulla carta marrone che, inevitabilmente, finiva per ungersi un pò, ma poco male, perché quel foglio grezzo e tagliato grossolanamente avrebbe protetto col cipiglio di un grande guerriero le fragranze di quel gustosissimo tesoro….Il mio tesssooooroooo…
Ehm scusate…mi sono fatto prendere dal racconto… ma era necessario farvi capire bene la simbiosi, il rapporto carnale che si è creato subito tra me ed i panini, la meravigliosa storia d’amore che ho instaurato da subito con salumi e formaggi e che, inevitabilmente, ha condizionato il mio modo di vivere, alimentare e non.
A partire da quegli anni infatti la mia curiosità mi ha sempre indotto a ricercare cosa si celava dietro la magia di quei sapori, a conoscere le storie affascinanti scritte dietro le produzioni dei salumi, dei formaggi, del pane…storie semplici, come il gusto che si portavano dietro, ma permeate da aneddoti e sfumature che rendevano ognuno di quei prodotti che scorgevo dietro il vetro del bancone da bambino, un affascinante e gustosissimo mistero da svelare. E’ forse questa passione che mi porto dietro da così tanto tempo che , da ragazzino, mi faceva sognare di rimanere chiuso dentro ad un supermercato (cosa che per gli altri bimbi sarebbe stato un vero e proprio incubo!!!) per poter poi, nella penombra appena illuminata dai neon del bancone, mangiare liberamente a morsi, pezzi di prosciutto, mortadelle, bresaole, salami e formaggi…senza immaginare che, da grande, il sogno di stare dentro un supermercato si sarebbe avverato!!!
E ‘ stato quasi per caso, infatti, che dopo una serie di vicissitudini che non sto qui a raccontare, mi sono trovato ad entrare nel meraviglioso mondo della GDO, acronimo che a molti non dirà nulla ma che sta ad indicare la cosiddetta Grande Distribuzione Organizzata, più banalmente il sistema di vendita al dettaglio attraverso i supermercati. Nel 2011 sono entrato a far parte come informatico (ebbene si…la mia seconda grande passione sono proprio l’informatica ed i computer) nello staff di un ipermercato facente capo ad una grande marca, che stava aprendo a pochi chilometri dalla mia città e dove ho lavorato per tantissimi anni diventando poi uno dei responsabili del settore dei prodotti freschi che includono, appunto, anche i miei amatissimi salumi ed i formaggi. L’esperienza dell’ipermercato mi ha dato modo di partecipare ad eventi e corsi di aggiornamento dove i produttori più importanti italiani ed esteri raccontavano con amore e passione le storie che stanno dietro a tante realizzazioni artigianali ed industriali. Ho avuto modo di imparare a conoscere le materie prime che sono alla base dei prodotti di eccellenza e, soprattutto, ho potuto assaggiare direttamente questi prodotti che sono il fiore all’occhiello del nostro made in Italy e che ci distinguono e fanno conoscere anche all’estero.
Il mio bagaglio di conoscenze personali si è poi ulteriormente arricchito grazie ai tanti corsi per l’HACCP a cui ho partecipato e che mi hanno aperto gli occhi sulle problematiche e le procedure necessarie per arrivare ad un elevato controllo per la sicurezza degli alimenti. Il percorso è stato lungo ed affascinante, come diceva il mitico Steve Jobs a proposito dei progetti e delle esperienze di vita che si fanno, è che il vero premio alla fine di un percorso è il viaggio di per se e tutto il bagaglio di esperienze ed emozioni che si fanno. Ecco perchè il viaggio intrapreso mi permette oggi di poter raccontare queste straordinarie storie di cibi e materie prime, di emozionarmi nel creare le ricette che sono alla base dei miei panini, di prendervi per mano ed accompagnarvi in questo percorso semi-serio attraverso il mondo dei profumi e delle fragranze che mi hanno letteralmente stregato da ragazzino in quella piccola bottega del centro storico della mia città. E allora si parte…buon appetito!!!