John Stith Pemberton, il medico morfinomane che inventò la Coca Cola

Fu un medico morfinomane, John Stith Pemberton, a inventare la Coca-Cola così come noi la conosciamo, ma il suo scopo non era certo quello di creare una bibita.

Nato a Knoxville, Georgia, John Stith Pemberton crebbe e frequentò la scuola a Rome, Georgia, dove la sua famiglia visse per quasi trent’anni. Studiò medicina e farmacologia al Collegio Medico Riformato della Georgia a Macone nel 1850, all’età di diciannove anni, fu abilitato alla pratica dei principi thomsoniani o botanici (questi praticanti si basavano fortemente su rimedi vegetali e sulla purificazione del corpo dalle tossine ed erano guardati generalmente con sospetto dal pubblico).

Praticò medicina e chirurgia prima a Rome e nei dintorni e poi a Columbus, dove nel 1855 fondò un’impresa farmaceutica all’ingrosso e al dettaglio specializzata in materia medica (sostanze usate nella composizione di rimedi medici). Qualche tempo prima della guerra di secessione si laureò in farmacia, ma non si conoscono né la data esatta né il luogo.

Ben presto fu costretto ad abbandonare la propria professione per unirsi all’Esercito Confederato nel corso della Guerra Civile americana. Raggiunse il grado di tenente colonnello nel 3º Gruppo Squadroni di Cavalleria della Georgia durante la guerra di secessione e fu quasi ucciso in combattimento a Columbus nell’aprile 1865: ferito al petto, come molti veterani feriti, per alleviare i dolori della sua convalescenza iniziò ad assumere morfina, divenendone ben presto dipendente.

Essendo un farmacista e un chimico cercò di trovare una cura per contrastare la dipendenza: iniziò a lavorare a una bevanda che combinava le foglie della coca con i frutti della pianta della cola, sempreverde della famiglia delle Sterculiacee, alla base della produzione della soda e contenente caffeina, riuscendo a creare una propria versione di Vin Mariani, contenente noce di cola e damiana, che chiamò “vino di coca francese di Pemberton”.

Con la preoccupazione dell’opinione pubblica per la tossicodipendenza, la depressione e l’alcolismo tra i veterani e la nevrastenia tra le donne dei paesi del Sud, il medicinale di Pemberton fu pubblicizzato come “per signore”, e fatto per “tutti quelli il cui lavoro sedentario provoca prostrazione nervosa”. Nel 1869 divenne partner principale nella ditta Pemberton, Wilson, Taylor & Company, che aveva sede in Atlanta, dove anch’egli si trasferì nel 1870.

Due anni dopo diventò Amministratore Fiduciario del Collegio Medico di Atlanta (poi Emory University School of Medicine) e fondò un’impresa a Filadelfia, Pennsylvania, dove la sua marca farmaceutica venne prodotta su larga scala. Prestò anche servizio per sei anni (1881-1887) nella prima Commissione d’Esame di Stato che abilitava i farmacisti in Georgia.

Nel 1886, quando Atlanta e la Contea di Fulton emanarono una legge per la quale fu proibito il consumo di bevande alcoliche, Pemberton fu costretto a produrre una bevanda analcolica alternativa al suo vino di cola francese. Pemberton si fece aiutare dal farmacista di Atlanta Willis Venable per testare e per perfezionare la ricetta della bevanda, che formulò dopo diversi tentativi.

L’8 maggio 1886, l’assistente di John Pemberton mischiò accidentalmente il composto ideato dal suo datore di lavoro con dell’acqua addizionata di anidride carbonica, la normale acqua frizzante. I due decisero di assaggiare comunque il risultato dell’incidentale soluzione e la trovarono decisamente gradevole al gusto. Stabilirono così di cambiare rotta, abbandonando il campo farmaceutico e rivolgendo la loro attenzione al mercato delle bibite, nel quale al tempo regnavano il ginger ale e la root beer.

Frank Mason Robinson, divenuto celebre per aver creato il logo dell’azienda per cui lavorava, decise di chiamare la bevanda di Pemberton con il nome di Coca-Cola per il suo nome allitterativo, che era anche popolare tra i vini medicinali dell’epoca. Nonostante il nome si riferisca ai due principali ingredienti del prodotto, ci furono delle polemiche sul fatto che la bevanda contenesse cocaina, ma la The Coca-Cola Company smentì il fatto. 

Di lì a poco il medico statunitense, sempre più avvolto nelle spire della morfina, si vide costretto a vendere i diritti della bevanda da lui ideata per poi morire di cancro allo stomaco all’età di 57 nell Agosto del 1888. Il resto è storia e potete leggerlo nell’articolo sulla storia della Coca Cola e della sua formula segreta all’interno del blog.

Per lungo tempo si è discusso del fatto che la bevanda più popolare del mondo contenesse, sebbene in minima parte, cocaina. E’ risaputo infatti che le foglie della pianta della coca presentano tracce di cocaina, che al tempo di Pemberton, veniva reputata come una sostanza utile a combattere la dipendenza dagli oppiacei, compresa quella dalla morfina che uccise l’inventore della Coca-Cola a 57 anni due anni dopo e a pochi mesi dalla creazione di Coca-Cola Incorporated.

Ma la realtà è che oggi le piante della specie Eritroxylum Novagranatense vengono coltivate legalmente in Perù, quindi trasferite nel New Jersey dove, sotto il rigoroso controllo dell’ente antinarcotici statunitense (DEA), la Stephan Chemical Company estrae l’aroma, privandolo dell’alcaloide, e creando così il famoso 7X o merchandise nr.7, l’ingrediente segreto di assoluta proprietà di Coca-Cola Incorporated.